Situazioni Covid Lombardia

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Massimo
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Re: Situazioni Covid Lombardia

Messaggio da Massimo »

Con i contagi Covid che superano i 19mila casi in un giorno, il governatore Vincenzo De Luca che annuncia un lockdown di almeno un mese in Campania e chiede al governo una misura analoga a livello nazionale, la situazione è in rapidissima evoluzione. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte vuole a tutti i costi «scongiurare un secondo lockdown generalizzato». No dunque al blocco di scuole e attività produttive. Ma dopo le richieste sempre più pressanti arrivate dagli scienziati, dal ministro della Salute e dal Pd sembra essersi convinto della necessità di un'accelerazione per una stretta nazionale, con un nuovo Dpcm, forse già nel weekend.

Il tempo stringe. Sono necessarie nuove misure. Quali, è l'argomento delle riunioni di queste ore anche sulla base dell'allarme che arriva del monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di Sanità: «la situazione è grave vanno limitati i contatti, la popolazione resti a casa quando possibile. Servono restrizioni di attività non essenziali e della mobilità». Le ipotesi sul tavolo sono dunque diverse e una decisione non è stata ancora presa: si va da un coprifuoco generalizzato che potrebbe essere anticipato alle 21, alla chiusura di bar e ristoranti già dalle 18 (niente aperitivo), fino al divieto di spostamento tra le regioni. Nel mirino ci sarebbero anche palestre e piscine, nonostante il protocollo aggiornato con misure ancor più rigide per evitare la chiusura. E poi le sale giochi e i centri commerciali, affollati soprattutto nel weekend. L'ala più rigorista del governo ormai non esclude più neanche un lockdown, per un tempo limitato di due o tre settimane e con una nuova massiccia iniezione di aiuti all'economia. Anche se da Palazzo Chigi negano che l'idea sia sul tavolo.

Alleggerire il trasporto pubblico, è la principale premura in queste ore, oltre al rafforzamento del sistema di tracciamento dei contagiati. Ma proprio sui trasporti e la scuola si starebbe consumando un rimpallo tra ministeri che avrebbe per ora frenato anche la convocazione della riunione con le Regioni ipotizzata per armonizzare le misure regionali. La mimistra dell’Istruzione Lucia Azzolina è sulle barricate in difesa della didattica in presenza, spalleggiata da Luigi Di Maio e dal M5s: ci si contagia su bus e metropolitane, non in classe, insistono. La ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli difende le misure di contingentamento già adottate e resiste alle pressioni dei Cinque stelle per abbassare la capienza dall'attuale 80%. Certo, una nuova stretta porterebbe un massiccio rafforzamento dello smart working. Ma a quel punto, sostengono fonti Dem, anche la didattica a distanza andrebbe aumentata, a partire dalle superiori. Quanto agli spostamenti, si discute sull'opportunità, vista la diffusione del virus, di intervenire impedendo di muoversi dalle Regioni.

L'ennesima giornata convulsa nei palazzi della politica è iniziata con lo show via Facebook del governatore campano: «Dobbiamo chiudere tutto e dobbiamo decidere oggi, non domani. Dobbiamo chiudere per un mese, 40 giorni e poi si vedrà, senza soluzioni drastiche non possiamo reggere» ha detto De Luca, che tra sabato e domenica potrebbe firmare l'ordinanza che chiude la regione, perché «nel giro di pochi giorni rischiamo di avere le terapie intensive intasate». Sulla stessa linea si muovono anche gli scienziati, ormai da diversi giorni. Un centinaio tra professori universitari, ricercatori ed esperti hanno scritto direttamente al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere «misure drastiche nei prossimi 2 o 3 giorni» e Giorgio Parisi, fisico dell'università La Sapienza di Roma avverte: «senza misure forti tra due settimane le morti potranno superare le 400».

Allarme anche dagli anestesisti secondo i quali entro 15 giorni ci sarà un raddoppio dei ricoveri in terapia intensiva e quello sarà il «punto di rottura». La linea di De Luca resta al momento isolata tra i governatori e anzi viene contrastata apertamente da Attilio Fontana. «Un secondo lockdown sarebbe insopportabile per il paese, rischieremo di non essere in grado di risollevarci» sostiene il governatore lombardo chiedendo comunque “sacrifici” ai cittadini. Anche il presidente della Conferenza Stato Regioni Stefano Bonaccini frena affermando che sul no ad un nuovo lockdown c'è «uniformità di vedute» tra governo e regioni e il ministro Teresa Bellanova ribadisce la posizione di Italia Viva: un coprifuoco nazionale provocherebbe «ripercussioni pesantissime sulla vita delle persone e dell'intero sistema produttivo che il paese non si può permettere». Posizione ben più morbida di quella di altri ministri, Roberto Speranza e Dario Franceschini su tutti, che da giorni spingono per misure più dure.

E il premier deve fare i conti anche con le prime crepe nella maggioranza. «C'è qualcosa che non va nella gestione dell'emergenza - dice esplicitamente Renzi - chiederemo conto nelle sedi opportune di queste lacune, ora lavoriamo». Parole non molto diverse da quelle di Di Maio: «Alcune cose non vanno, penso alle file di 8-10 ore ai drive in. Su questo, come su altri aspetti, il governo deve lavorare duramente». Né il leader di Iv né il ministro degli Esteri fanno nomi, ma il bersaglio è chiaro: il ministro Speranza. A dare una sponda a Conte è Zingaretti, invitando alla «responsabilità collettiva» e sottolineando la necessità di «collaborare» tutti insieme per «sbarrare ogni possibile strada» al virus.

E in attesa delle nuove misure, le Regioni continuano ad andare in ordine sparso. Con Piemonte e Calabria, che si aggiungono a Lazio, Lombardia e Campania, salgono a cinque le regioni che hanno stabilito il coprifuoco dalle 23 o 24 alle 5 del mattino successivo. E sabato sarà la volta della Sardegna. Si continuano a muovere anche i sindaci, come quello di Roma Virginia Raggi che ha firmato un'ordinanza che prevede per i minimarket il divieto di vendita di alcolici dalle 21 alle 7 nei fine settimana mentre a Palermo è scattato il divieto di sostare in strada dalle 21 fino alle 5 nelle zone della movida.


(Tratto da Il sole 24 ore)
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Palmambrogio
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Re: Situazioni Covid Lombardia

Messaggio da Palmambrogio »

Anche qui in Svizzera la situazione è piuttosto critica.
Non ho dati alla mano ma ho sentito per televisione che forse anche qui cercheranno di limitare la circolazione delle genti.
È una situazione preoccupante che mi domando come mai non ci hanno pensato prima.... :confuso:
Dove sono finiti tutti quegli eminenti virologi che dicevano che non ci sarebbe stata una seconda ondata?
Quanti ne ho letti e sentiti per televisione che dicevano di stare tranquilli, che il virus sarebbe sparito piano piano..
Invece quelli che dicevano il contrario e stavano lì a litigare in televisione, tacciati di portare sfortuna da critici e parlamentari, adesso mi piacerebbe proprio sapere cosa gli andrebbero a dire adesso che è saltato fuori tutto!
Il paradiso può attendere! :saggio: :ciapet2:
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Massimo
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Re: Situazioni Covid Lombardia

Messaggio da Massimo »

Io dico soltanto una cosa.....
Se arriveranno a chiudere le regioni (codice arancione) e poi le province (codice rosso), significa che l'esperienza maturata all'inizio di quest'anno non è servita un beato c****....
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Massimo
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Re: Situazioni Covid Lombardia

Messaggio da Massimo »

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Re: Situazioni Covid Lombardia

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Re: Situazioni Covid Lombardia

Messaggio da Massimo »

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Re: Situazioni Covid Lombardia

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stein
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Re: Situazioni Covid Lombardia

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Tutto nella “normalità”.
:ohno: :Censured!:
“Ma che è questo schifo? Che c@zzo di musica suonano quei pezzi di merd@?”
(Astante al “Bob's Country Bunker”)
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Re: Situazioni Covid Lombardia

Messaggio da Palmambrogio »

Proteste che puntualmente finiscono male per colpa di attivisti infiltrati che sfasciano tutto, solo per il gusto di farlo....
Tra loro non c'è protesta, ma solo voglio di danneggiare e sfogarsi nel peggior modo.. :nonso:
Il paradiso può attendere! :saggio: :ciapet2:
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Re: Situazioni Covid Lombardia

Messaggio da Massimo »

Le proteste ci stanno quando sono composte da persone che realmente vogliono protestare in maniera civile finché è possibile. Ma logicamente ci sono le falangi in stile Black Block che si divertono a far casino giusto per farlo e basta...
Ovvio che nel momento in cui dovesse venire a mancare il piatto in tavola, in piazza ci finiamo tutti sottoscritto compreso.
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