Virus cinese
- dave64
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Re: Virus cinese
L'alta mortalità italiana si spiega solo col fatto che i positivi sono ben più di quelli conteggiati, da 175.000- 590.000 sarebbero i positivi.con il fatto che dai primi di marzo si è smesso di fare i tamponi agli asintomatici, diventa difficile avere un'idea. Fonte:
https://t.co/qXGUfzVcPN
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Re: Virus cinese
E' ben argomentato, e "tifo" perché alla fine sia cosi (IFR, tasso mortalità reale, max 1,2 % come per gli ammalati sulla "Diamond Princess", con età media più alte).
La perplessità che ho deriva dal fatto che dipendano pero' sempre dal "benchmark" che il sistema sanitario riesce a dare: a parità di cure, popolazione, positivi, gli IFR sono quelli.
Il nostro 8,2 è evidentemente fuori scala: ma il sistema sanitario, in Lombardia e in parte anche in altre regioni, è sotto pressione, il "benchmark" diminuisce, in rapporto al numero dei malati.
Come hai ben scritto tu, diventa difficile avere un'idea.
La perplessità che ho deriva dal fatto che dipendano pero' sempre dal "benchmark" che il sistema sanitario riesce a dare: a parità di cure, popolazione, positivi, gli IFR sono quelli.
Il nostro 8,2 è evidentemente fuori scala: ma il sistema sanitario, in Lombardia e in parte anche in altre regioni, è sotto pressione, il "benchmark" diminuisce, in rapporto al numero dei malati.
Come hai ben scritto tu, diventa difficile avere un'idea.
Re: Virus cinese
Con questi dati ogni volta sempre diversi da una parte dall'altra non si capisce più niente.....
In realtà non si sa davvero quali siano....
Penso sia tutto calcolato per non creare il panico.
In realtà non si sa davvero quali siano....
Penso sia tutto calcolato per non creare il panico.
MODERATORE FORUM
Re: Virus cinese
Palmambrogio ha scritto: ↑21/03/2020, 16:40 Mi viene da pensare ad una cosa, una cosa molto semplice che potrebbe essere utile visto che c'è.
Ma perché l'Italia non utilizza il proprio esercito come forma di contenimento e di ampio ausilio alle forze dell'ordine. Ho dei conoscenti che erano nell'esercito e ora sono in pensione, loro stessi mi hanno riferito che le caserme oggi in Italia sono praticamente vuote e alcune sono chiuse. Che cosa ci fanno questi militari stipendiati dentro queste caserme chiuse se non c'è una guerra, se non ci sono ostilità per cui debbano essere utilizzati?
Un'altra pensata potrebbe essere quella della Guardia Nazionale Cosa significa? Avere la possibilità di chiamare dei civili preventivamente addestrati dall'esercito e abilitati all'uso delle armi, che in caso di bisogno come del resto succede negli Stati Uniti d'America, intervengono come supporto all'esercito stesso e possono aiutare moltissimo.
Utilizzando una fascia di età che va compresa tra i 20 e oltre i 50 anni, civili che normalmente svolgono la loro normale attività nel momento del bisogno, vengono chiamati come volontari si intende, a far parte di questa Guardia Nazionale che interviene sul campo.
Io penso che ci sono in Italia molte brave persone che sarebbero ben felici di poter dare una mano in tal senso, ed essendo una situazione volontaria sarebbero persone con convinzione di che vanno a fare e non sprovveduti allo sbaraglio. Vi sembra una cosa tanto sbagliata?
Non sarebbe una brutta idea, ma irrealizzabile in Italia..
Abbiamo già a stento un esercito che francamente non so nemmeno come sia messo...
Qui a Legnano c'è una caserma chiusa che potrebbe essere utilizzata come posti letto, o come struttura di ausilio...
Ma a quanto pare nessuno c'ha pensato..
Esiste già la protezione civile che non è la stessa cosa, ma ha funzione di ausilio in caso di emergenze.
Pure loro non so quanto siano messi bene.
Il nostro non è un paese che spende in risorse militari come fanno negli USA, qui si tende a togliere più che a dare...
Finché c'era il militare di leva, le caserme erano vive e brulicanti di persone.
C'era un certo investimento in tal senso.
Quindi l'idea di una guardia nazionale seppur interessante, qui finirebbe per risultare la solita gabola italiana....
MODERATORE FORUM
Re: Virus cinese
(Tratto dal corriere del Ticino)
Cosa fanno gli altri Paesi per contenere l’epidemia di coronavirus? Alcuni hanno introdotto limiti sociali, altri non hanno ancora capito la gravità della pandemia, come il Cile. Di seguito ecco un elenco delle disposizioni nelle nazioni vicine a noi e non.
Cile, per il ministro della Sanità «insensata una quarantena»
Il ministro della Sanità del Cile, Jaime Mañalich, ha duramente criticato un’istanza presentata dai sindaci cileni in cui si chiede l’introduzione di una quarantena per frenare l’avanzata del coronavirus, definendo la misura «completamente insensata e non necessaria».
Lo stesso ministro, in una conferenza stampa oggi nel palazzo presidenziale della Moneda, ha reso noto che «la situazione sul territorio nazionale è che nelle ultime 24 ore abbiamo avuto conferma di altri 103 casi di persone colpite dal Covid-19, per un totale generale nazionale di 537 contagiati».
Ieri decine di sindaci cileni hanno firmato una richiesta di misure straordinarie per arginare il coronavirus, fra cui appunto l’introduzione di un periodo di quarantena nazionale.
Ma Manalich è stato irremovibile nel rifiuto di accentuare l’emergenza, accusando gli amministratori municipali di «voler trarre profitto della situazione e di essere spinti da «propositi populisti ed elettoralistici».
Il ministro ha infine ricordato che «il governo non è rimasto inattivo», visto che «sono stati chiusi cinema, bar, teatri e ristoranti, che sono state istituite barriere sanitarie fra una regione e l’altra», e che «abbiamo impedito l’attracco delle navi e chiuso gli aeroporti».
Croazia, si ferma tutto, stop a mezzi pubblici
Dopo la drammatica crescita del numero dei contagi da coronavirus registrata nelle ultime ore, da 128 a 168 in una decina di ore, il governo di Zagabria ha ordinato la totale soppressione per un mese dei trasporti pubblici in tutto il Paese.
L'ordinanza, che entra in vigore domani, prevede il divieto totale della circolazione dei tram e autobus nel trasporto urbano e l'interruzione per trenta giorni del traffico interurbano ferroviario e dei pullman, con la chiusura di tutte le stazioni dei treni e degli autobus.
I traghetti per le isole dalmate sono stati ridotti al minimo. Il traffico marittimo è permesso ai mezzi di trasporto di approvvigionamenti e alle persone che vi hanno il domicilio per impedire l'arrivo dai centri urbani di coloro che vi hanno la casa di villeggiatura.
Egitto, stop alla preghiera nelle moschee
Per arginare la pandemia di coronavirus, l'Egitto ha deciso di sospendere per due settimane le preghiere collettive in tutte le moschee e chiese del Paese. Lo riferisce il sito del quotidiano al-Ahram citando il ministero del Culto.
I muezzin, dai minareti, intoneranno l'esortazione "prega a casa". Sempre oggi Ahmed El-Tayeb, il Grande Imam di al-Azhar, massimo centro teologico dell'islam sunnita, ha sospeso la preghiera nell'iconica moschea del Cairo fin quando la diffusione del virus non sarà arginata.
La sospensione è scattata dopo che ieri, per la preghiera del venerdì, in Egitto c'era stato un notevole afflusso alle moschee nonostante fosse stata impartita una dispensa a farlo e il permesso a pregare a casa quale conseguenza del Covid-19.
L'Egitto, Paese islamico circa al 90% ma con una forte minoranza di cristiani (i copti), sta registrando 285 casi di coronavirus ed otto morti.
l’India pronta al coprifuoco previsto domenica
Con 283 casi positivi al Covid-19, secondo il ministero della Salute, 315 stando a quanto riportato da fonti di stampa, l’India si prepara al coprifuoco nazionale previsto per domenica, il più grande mai attuato al mondo.
A partire dalle sette di mattina, secondo l’invito lanciato tre sere fa del premier Narendra Modi, un miliardo e trecentomila persone si dovrebbero fermare in tutto il Paese restando nelle abitazioni sino a sera. Un esercizio che potrebbe essere ripetuto nei prossimi giorni, o imposto dal governo federale, come antidoto al timore, che sempre più serpeggia tra gli esperti, che il Paese possa venire travolto da uno tsunami di casi, con conseguenze potenzialmente devastanti.
Secondo quanto dichiarato alla Bbc dall’epidemiologo Ramanan Laxminarayan, direttore del Centro di studio delle dinamiche economiche e politiche delle malattie di Delhi, il virus potrebbe portare in India alla morte di 300 milioni di persone. Nel Paese cresce la tensione per l’inadeguatezza del sistema sanitario pubblico e la scarsità delle attrezzature nelle cliniche e negli ospedali privati, che offrono servizi di ottimo livello, con standard vicini a quelli della sanità occidentale, ma su scala limitatissima.
I media riferiscono inoltre di un numero crescente di persone che, rientrate da paesi a rischio, o dopo avere avuto contatti con soggetti positivi, si sono rifiutate di sottostare alla quarantena e sono fuggite dalle strutture pubbliche, rischiando di spargere in questo modo il contagio tra familiari e conoscenti.
Pakistan sospende i voli internazionali
Il Pakistan ha sospeso per due settimane tutti i voli internazionali, compresi quelli privati, con l'esclusione di quelli diplomatici e cargo che sono comunque soggetti a controlli sanitari. Lo ha annunciato il portavoce della divisione dell'aviazione Abdul Sattar Khokar.
Sono stati inoltre ridotti i treni. Oggi sono state sospese 34 tratte ferroviarie fino al 10 maggio, ha fatto sapere il ministro dei Trasporti ferroviari Sheikh Rashid Ahmad.
Il Paese asiatico ha finora 533 casi di coronavirus e tre decessi.
Russia, i ricchi si preparano a curarsi in casa
Alcuni ricchi russi stanno cercando di acquistare ventilatori polmonari e addirittura di allestire delle piccole cliniche nelle loro mansioni per evitare di essere ricoverati negli ospedali pubblici nel caso in cui si ammalino di Covid-19. Lo riporta il Moscow Times dopo aver condotto decine di interviste.
"Siamo riusciti a ottenere un ventilatore polmonare finora e stiamo cercando di averne altri due", ha spiegato alla testata un membro di una ricca famiglia russa precisando che l'apparecchio costa circa 22.500 dollari "ma c'è una lista d'attesa di otto mesi".
Secondo il Moscow Times, negli ospedali statali russi ci sono circa 42-43.000 ventilatori polmonari, con una media di 29 macchine ogni 100.000 abitanti, "significativamente più degli otto ventilatori ogni 100.000 abitanti dell'Italia".
Il 25% dei ventilatori è però a Mosca, nella regione di Mosca e a San Pietroburgo, mentre secondo alcune fonti mediche in alcune regioni della Russia ci sono sei ventilatori ogni 100.000 persone e molti di loro "sono vecchi e di scarsa qualità". Secondo la testata online Meduza, nella regione di Kaluga ci sono solo cinque ventilatori per 100.000 abitanti.
Siria, verso il coprifuoco nei vari territori
La Siria, dove ufficialmente non si sono finora registrati casi positivi al Covid-19, si avvia verso il coprifuoco preventivo contro il coronavirus nei vari territori sotto controlli politici e militari diversi.
Il governo centrale di Damasco ha annunciato oggi nuove misure, come la chiusura di tutti i negozi, con l'eccezione di farmacia e alimentari, e la riduzione al minimo del numero di impiegati negli uffici pubblici di tutte le aree sotto il controllo governativo.
Dal canto suo, il governo provvisorio filo-turco, che formalmente amministra per conto di Ankara alcuni distretti nel nord-ovest tra Idlib e Aleppo, ha annunciato l'imposizione "a breve" del coprifuoco perché "si sta entrando in una fase pericolosa".
E nel nord-est, nelle zone amministrate dalle autorità curdo-siriane, si intensificano i preparativi sanitari per far fronte all'emergenza ma si lamenta la scarsità di mezzi e strutture nel territorio orientale e nord-orientale siriano.
Turchia, coprifuoco per gli over 65
Il governo turco ha imposto un coprifuoco per gli over 65 e per i malati cronici dalla mezzanotte. Lo rende noto la Cnn.
Le misure restrittive impongono tra le altre cose il divieto di utilizzare il trasporto pubblico o di andare nei parchi. Per coloro che vivono da soli sarà disponibile un’assistenza pubblica gestita dai governatori locali, si legge in una nota del ministero dell’Interno.
In Turchia si registrano almeno 670 contagi e 9 morti.
Stati Uniti, ordine di stare in casa per 75 milioni di americani
Sono circa 75 milioni gli americani cui è stato ordinato di stare a casa dai governatori di alcuni Stati Usa, che hanno ordinato la chiusura di tutte le attività essenziali. Gli Stati Uniti hanno una popolazione di 330 milioni di persone. Sono almeno 240 i pazienti morti per coronavirus, mentre i casi positivi sono quasi 18.000: è l'ultimo aggiornamento della situazione negli Stati Uniti. Oltre la metà dei casi è nello stato di New York, che ha superato quota 10mila. La Grande Mela ne ha 5683, con 43 morti.
Cosa fanno gli altri Paesi per contenere l’epidemia di coronavirus? Alcuni hanno introdotto limiti sociali, altri non hanno ancora capito la gravità della pandemia, come il Cile. Di seguito ecco un elenco delle disposizioni nelle nazioni vicine a noi e non.
Cile, per il ministro della Sanità «insensata una quarantena»
Il ministro della Sanità del Cile, Jaime Mañalich, ha duramente criticato un’istanza presentata dai sindaci cileni in cui si chiede l’introduzione di una quarantena per frenare l’avanzata del coronavirus, definendo la misura «completamente insensata e non necessaria».
Lo stesso ministro, in una conferenza stampa oggi nel palazzo presidenziale della Moneda, ha reso noto che «la situazione sul territorio nazionale è che nelle ultime 24 ore abbiamo avuto conferma di altri 103 casi di persone colpite dal Covid-19, per un totale generale nazionale di 537 contagiati».
Ieri decine di sindaci cileni hanno firmato una richiesta di misure straordinarie per arginare il coronavirus, fra cui appunto l’introduzione di un periodo di quarantena nazionale.
Ma Manalich è stato irremovibile nel rifiuto di accentuare l’emergenza, accusando gli amministratori municipali di «voler trarre profitto della situazione e di essere spinti da «propositi populisti ed elettoralistici».
Il ministro ha infine ricordato che «il governo non è rimasto inattivo», visto che «sono stati chiusi cinema, bar, teatri e ristoranti, che sono state istituite barriere sanitarie fra una regione e l’altra», e che «abbiamo impedito l’attracco delle navi e chiuso gli aeroporti».
Croazia, si ferma tutto, stop a mezzi pubblici
Dopo la drammatica crescita del numero dei contagi da coronavirus registrata nelle ultime ore, da 128 a 168 in una decina di ore, il governo di Zagabria ha ordinato la totale soppressione per un mese dei trasporti pubblici in tutto il Paese.
L'ordinanza, che entra in vigore domani, prevede il divieto totale della circolazione dei tram e autobus nel trasporto urbano e l'interruzione per trenta giorni del traffico interurbano ferroviario e dei pullman, con la chiusura di tutte le stazioni dei treni e degli autobus.
I traghetti per le isole dalmate sono stati ridotti al minimo. Il traffico marittimo è permesso ai mezzi di trasporto di approvvigionamenti e alle persone che vi hanno il domicilio per impedire l'arrivo dai centri urbani di coloro che vi hanno la casa di villeggiatura.
Egitto, stop alla preghiera nelle moschee
Per arginare la pandemia di coronavirus, l'Egitto ha deciso di sospendere per due settimane le preghiere collettive in tutte le moschee e chiese del Paese. Lo riferisce il sito del quotidiano al-Ahram citando il ministero del Culto.
I muezzin, dai minareti, intoneranno l'esortazione "prega a casa". Sempre oggi Ahmed El-Tayeb, il Grande Imam di al-Azhar, massimo centro teologico dell'islam sunnita, ha sospeso la preghiera nell'iconica moschea del Cairo fin quando la diffusione del virus non sarà arginata.
La sospensione è scattata dopo che ieri, per la preghiera del venerdì, in Egitto c'era stato un notevole afflusso alle moschee nonostante fosse stata impartita una dispensa a farlo e il permesso a pregare a casa quale conseguenza del Covid-19.
L'Egitto, Paese islamico circa al 90% ma con una forte minoranza di cristiani (i copti), sta registrando 285 casi di coronavirus ed otto morti.
l’India pronta al coprifuoco previsto domenica
Con 283 casi positivi al Covid-19, secondo il ministero della Salute, 315 stando a quanto riportato da fonti di stampa, l’India si prepara al coprifuoco nazionale previsto per domenica, il più grande mai attuato al mondo.
A partire dalle sette di mattina, secondo l’invito lanciato tre sere fa del premier Narendra Modi, un miliardo e trecentomila persone si dovrebbero fermare in tutto il Paese restando nelle abitazioni sino a sera. Un esercizio che potrebbe essere ripetuto nei prossimi giorni, o imposto dal governo federale, come antidoto al timore, che sempre più serpeggia tra gli esperti, che il Paese possa venire travolto da uno tsunami di casi, con conseguenze potenzialmente devastanti.
Secondo quanto dichiarato alla Bbc dall’epidemiologo Ramanan Laxminarayan, direttore del Centro di studio delle dinamiche economiche e politiche delle malattie di Delhi, il virus potrebbe portare in India alla morte di 300 milioni di persone. Nel Paese cresce la tensione per l’inadeguatezza del sistema sanitario pubblico e la scarsità delle attrezzature nelle cliniche e negli ospedali privati, che offrono servizi di ottimo livello, con standard vicini a quelli della sanità occidentale, ma su scala limitatissima.
I media riferiscono inoltre di un numero crescente di persone che, rientrate da paesi a rischio, o dopo avere avuto contatti con soggetti positivi, si sono rifiutate di sottostare alla quarantena e sono fuggite dalle strutture pubbliche, rischiando di spargere in questo modo il contagio tra familiari e conoscenti.
Pakistan sospende i voli internazionali
Il Pakistan ha sospeso per due settimane tutti i voli internazionali, compresi quelli privati, con l'esclusione di quelli diplomatici e cargo che sono comunque soggetti a controlli sanitari. Lo ha annunciato il portavoce della divisione dell'aviazione Abdul Sattar Khokar.
Sono stati inoltre ridotti i treni. Oggi sono state sospese 34 tratte ferroviarie fino al 10 maggio, ha fatto sapere il ministro dei Trasporti ferroviari Sheikh Rashid Ahmad.
Il Paese asiatico ha finora 533 casi di coronavirus e tre decessi.
Russia, i ricchi si preparano a curarsi in casa
Alcuni ricchi russi stanno cercando di acquistare ventilatori polmonari e addirittura di allestire delle piccole cliniche nelle loro mansioni per evitare di essere ricoverati negli ospedali pubblici nel caso in cui si ammalino di Covid-19. Lo riporta il Moscow Times dopo aver condotto decine di interviste.
"Siamo riusciti a ottenere un ventilatore polmonare finora e stiamo cercando di averne altri due", ha spiegato alla testata un membro di una ricca famiglia russa precisando che l'apparecchio costa circa 22.500 dollari "ma c'è una lista d'attesa di otto mesi".
Secondo il Moscow Times, negli ospedali statali russi ci sono circa 42-43.000 ventilatori polmonari, con una media di 29 macchine ogni 100.000 abitanti, "significativamente più degli otto ventilatori ogni 100.000 abitanti dell'Italia".
Il 25% dei ventilatori è però a Mosca, nella regione di Mosca e a San Pietroburgo, mentre secondo alcune fonti mediche in alcune regioni della Russia ci sono sei ventilatori ogni 100.000 persone e molti di loro "sono vecchi e di scarsa qualità". Secondo la testata online Meduza, nella regione di Kaluga ci sono solo cinque ventilatori per 100.000 abitanti.
Siria, verso il coprifuoco nei vari territori
La Siria, dove ufficialmente non si sono finora registrati casi positivi al Covid-19, si avvia verso il coprifuoco preventivo contro il coronavirus nei vari territori sotto controlli politici e militari diversi.
Il governo centrale di Damasco ha annunciato oggi nuove misure, come la chiusura di tutti i negozi, con l'eccezione di farmacia e alimentari, e la riduzione al minimo del numero di impiegati negli uffici pubblici di tutte le aree sotto il controllo governativo.
Dal canto suo, il governo provvisorio filo-turco, che formalmente amministra per conto di Ankara alcuni distretti nel nord-ovest tra Idlib e Aleppo, ha annunciato l'imposizione "a breve" del coprifuoco perché "si sta entrando in una fase pericolosa".
E nel nord-est, nelle zone amministrate dalle autorità curdo-siriane, si intensificano i preparativi sanitari per far fronte all'emergenza ma si lamenta la scarsità di mezzi e strutture nel territorio orientale e nord-orientale siriano.
Turchia, coprifuoco per gli over 65
Il governo turco ha imposto un coprifuoco per gli over 65 e per i malati cronici dalla mezzanotte. Lo rende noto la Cnn.
Le misure restrittive impongono tra le altre cose il divieto di utilizzare il trasporto pubblico o di andare nei parchi. Per coloro che vivono da soli sarà disponibile un’assistenza pubblica gestita dai governatori locali, si legge in una nota del ministero dell’Interno.
In Turchia si registrano almeno 670 contagi e 9 morti.
Stati Uniti, ordine di stare in casa per 75 milioni di americani
Sono circa 75 milioni gli americani cui è stato ordinato di stare a casa dai governatori di alcuni Stati Usa, che hanno ordinato la chiusura di tutte le attività essenziali. Gli Stati Uniti hanno una popolazione di 330 milioni di persone. Sono almeno 240 i pazienti morti per coronavirus, mentre i casi positivi sono quasi 18.000: è l'ultimo aggiornamento della situazione negli Stati Uniti. Oltre la metà dei casi è nello stato di New York, che ha superato quota 10mila. La Grande Mela ne ha 5683, con 43 morti.
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Re: Virus cinese
In Russia i ricchi si preparano a curarsi in casa???
Sarà che gli ospedali li in certi posti saranno un po' così, ma arrivare fino a questo punto...
Vedete il bello di essere ricchi, ti compri il macchinario, ti compri gli infermieri e i medici che ti stanno appresso, ma non ti puoi comprare la buona sorte.
Sarà che gli ospedali li in certi posti saranno un po' così, ma arrivare fino a questo punto...
Vedete il bello di essere ricchi, ti compri il macchinario, ti compri gli infermieri e i medici che ti stanno appresso, ma non ti puoi comprare la buona sorte.
Il paradiso può attendere!
Re: Virus cinese
Palmambrogio ha scritto: ↑23/03/2020, 11:17 In Russia i ricchi si preparano a curarsi in casa???
Sarà che gli ospedali li in certi posti saranno un po' così, ma arrivare fino a questo punto...
Vedete il bello di essere ricchi, ti compri il macchinario, ti compri gli infermieri e i medici che ti stanno appresso, ma non ti puoi comprare la buona sorte.
Ma non soltanto in Russia, anche in altri paesi i nuovi ricchi faranno la stessa cosa.
Anche in America.
Solo che in Russia finire in una ospedale pubblico non dev'essere proprio uno spettacolo....
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Re: Virus cinese
Vi invito a vedere questo video
poi ognuno e libero di fare le sue conclusioni
https://www.facebook.com/BlogAttivisti5 ... =2&theater
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Re: Virus cinese
iw7cfe ha scritto: ↑23/03/2020, 18:16 Vi invito a vedere questo video
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Mi piace molto il canale di Mazzucco. L'ho seguito parecchie specie durante il periodo del ponte Morandi compreso il suo film sull'11 settembre.
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Re: Virus cinese
Sono scettico di fronte a queste teorie, mette in sequenza una serie di fatti prendendo quelli che servono per formulare la sua teoria, ma ci sono troppi luoghi comuni e pochi dati certi.
I cinesi hanno risposto Trump perché il covid 19 veniva definito da lui stesso "il virus cinese"
Le borse erano ai massimi e parecchi fondi di investimento scommettevano sul " big short"
Perché Trump avrebbe offerto 1 mld e mezzo di $ all' azienda tedesca Curevac ?
La cosa secondo me vera è che ci sono stati senatori Usa che avevano a gennaio lec notizie della diffusione del virus ed hanno guadagnato parecchio, però sono accusati di insider trading..
C'è da dire che questi siti sono remunerati in base agli accessi quindi hanno bisogno di spararle grosse.
I cinesi hanno risposto Trump perché il covid 19 veniva definito da lui stesso "il virus cinese"
Le borse erano ai massimi e parecchi fondi di investimento scommettevano sul " big short"
Perché Trump avrebbe offerto 1 mld e mezzo di $ all' azienda tedesca Curevac ?
La cosa secondo me vera è che ci sono stati senatori Usa che avevano a gennaio lec notizie della diffusione del virus ed hanno guadagnato parecchio, però sono accusati di insider trading..
C'è da dire che questi siti sono remunerati in base agli accessi quindi hanno bisogno di spararle grosse.